La preservazione di superfici archeologiche che vengono alla luce in corso di scavi presenta, a differenza di quella degli oggetti mobili, problemi di conservazione di notevole difficoltà, in quanto la loro durata nel tempo dipende soprattutto dall’ambiente che li circonderà ed, essendo essi parte integrante di un insieme architettonico immobile, la loro difesa dagli effetti del degrado, prodotto dagli agenti esterni, è ormai meno complicata grazie all’uso del Poliuretano a spruzzo.

Infatti, il trattamento della messa in luce è di vitale importanza in quanto subiranno un trauma per l’azione negativa del nuovo ambiente e delle sue variazioni termo-igrometriche.
Il poliuretano a spruzzo Ranghettisol RMS 35-40 grazie alla sua azione isolante e impermeabilizzante riesce a preservare le superfici archeologiche fino alla conclusione degli scavi.

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